Отправляет email-рассылки с помощью сервиса Sendsay

Читаем по-итальянски

  Все выпуски  

Читаем по-итальянски Marco Bettini Color sangue (31)


Lama rimase per un attimo paralizzato dal colpo. Quel subdolo ciccione, capace al massimo di infilare un ago nella vena femorale, insinuava. In caso di nefrectomia, anche l’ultimo dei chirurghi si assicura del perfetto funzionamento del rene che resta. Il primario non lo aveva fatto e sapeva anche perché.

«Dovevo togliere l’organo, assolutamente. Altrimenti sarebbe morto. Poi, non vedo cosa c’è di strano se l’altro rene fatica a ripartire. Sono i postumi dell’intervento. Tu cosa gli dai?»

«Ho dovuto iniettargli calcio gluconato. Stava morendo. Iperpotassiemia. Il cuore era partito. Dopo la dialisi i valori sono tornati normali. Adesso sta meglio. La penso come te: il suo fisico ha reagito male al trauma e all’intervento.»

«Ecco, appunto.» Le sopracciglia di Lama fecero capire che il verdetto era definitivo.

«Volevo solo farti sapere come stava il malato», s’impuntò il nefrologo. Nessun altro medico avrebbe ignorato così platealmente il destino di un suo paziente, ma a fine operazione il Mago riteneva di aver già compiuto il suo miracolo quotidiano. Il chirurgo porse a Casti un saluto di ghiaccio.

«Ti ringrazio della visita. Adesso, se mi scusi, ho da fare.»

Casti uscì e si avviò verso il suo reparto. Si era fatto un’idea precisa dei fatti. Luca Cambi era arrivato in ospedale verso le due e mezzo di notte, ora di massima disorganizzazione. Dopo l’ecografia, che evidenziava l’emorragia al rene sinistro, era scattato l’allarme. Il medico di guardia aveva disposto gli esami del sangue e allertato i chirurghi.


В избранное