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Читаем по-итальянски Marco Bettini Color sangue (25)


«Suo marito» il nefrologo si rivolse ancora una volta solo a Claudia «è piuttosto grave anche se non è in pericolo di vita. Almeno, non più di chiunque abbia subito un intervento del genere. Ci riserviamo la prognosi solo per quarantotto ore. Alla fine di questo periodo le eventuali complicanze postoperatorie non dovrebbero più costituire un grosso problema. Ho già detto le stesse cose pure a lui.»

«Mi scusi, dottore», intervenne Marco. «Può dirci esattamente che tipo di intervento ha subito mio fratello?»

«Un’operazione traumatica, senza dubbio», rispose Casti.

«Suo fratello è arrivato stanotte con un’emorragia al rene sinistro. Si era procurato una lesione dell’arteria renale e, purtroppo, ha resistito al dolore. Immagino, ma lo dico solo a posteriori, che l’emorragia inizialmente non fosse irreparabile. Con il passare delle ore, ha causato una trombosi. Quando il paziente è arrivato qui la funzionalità dell’organo era compromessa. Senza una nefrectomia, ora sarebbe morto.»

«Potrebbe spiegarci» chiese ancora Marco «il significato delle parole trombosi e nefrectomia? Non tutti studiano medicina nel tempo libero...»

«Diciamo che nefrectomia vuol dire asportazione del rene e trombosi significa formazione di un coagulo di sangue che compromette la circolazione e la funzionalità organica. Mi scusi se non traduco ogni parola, ma certe definizioni sono necessarie per evitare lunghi giri di parole.»

«Non si preoccupi, vogliamo capire.»

«Certo», concesse Casti, scosso dal trono demiurgico.

Il silenzio di Claudia fece capire a Marco che lei non si interessava affatto allo scontro tra i due uomini, ansiosi di governare, ognuno a modo suo, la situazione. Piccole lotte per il territorio. Claudia voleva sapere come stava Luca e al tempo stesso non desiderava spiegazioni troppo approfondite. Intendeva capire, senza tanti discorsi, quale marito le stavano per restituire.

«Allora» continuò il nefrologo rivolgendosi a Claudia «l’intervento chirurgico ha salvato suo marito. È stata un’operazione pesante perché in caso di traumi bisogna tagliare dall’addome e controllare che gli organi interni non abbiano subito lesioni a loro volta. Pericolo che sembra scongiurato. La vita dei nefrectomizzati, una volta guariti, è assolutamente normale, perché il rene che resta svolge perfettamente i suoi compiti fisiologici.»

«E perché adesso è in dialisi?» lo interruppe Marco.

«Stamattina ci siamo accorti che suo fratello non riprendeva le normali funzioni escretrici. Cioè non urinava. Il rene rimasto fatica a smaltire gli effetti dell’intervento chirurgico. Succede spesso, in casi del genere. Così abbiamo dovuto aiutarlo con una dialisi. Gli abbiamo depurato il sangue. Al momento, non so dirvi di quante dialisi avrà bisogno, ma spero che si riprenda in fretta.»

Con soddisfazione di Casti, Claudia si scosse dal torpore. Si aspettava di peggio, e la notizia che Luca stava uscendo più faticosamente del previsto dal grave infortunio non la turbò perché confidava molto più nella forza di reazione del marito che nei farmaci, nelle macchine e nei medici.


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