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Читаем по-итальянски Stefano Benni L'ANNO DEL TEMPO MATTO (3)


Gli uccellini dimagrivano, e anche le volpi, le donnole passavano dalla serratura e i lupi scesero a valle e poi in paese e ce li trovammo in tinello con le pantofole in bocca, quei ruffiani. Intanto la bianca rompicoglioni continuava a cadere e molti paesi erano isolati: si diceva che su a Monte Macco venti famiglie non avevano quasi più viveri e mangiavano solo i fagioli. Ci venne un dubbio atroce perché a Monte Macco c'era in effetti una famiglia che si chiamava Fagioli, così andammo su a vedere ma i poveretti mangiavano proprio fagioli con la effe minuscola e stavano in cinquanta tutti nella stessa casa per risparmiare legna, e con la dieta borlotta tiravano certe scoregge che sembrava di essere in guerra, e il nonno Fagioli prendeva le più grosse con un retino da pescatore e le rimetteva nella pentola per non sprecare niente.

A fine anno la neve era alta sette metri e il fornaio aveva finito la farina, così chiedemmo aiuto alla città e ci mandarono tre elicotteri, ma non erano un granché da mangiare, tranne forse i sedili. Eravamo allo stremo delle forze quando nonno Celso sentenziò che l'unico che poteva salvarci era Ufizéina.

Ufizéina era un meccanico che sapeva riparare tutto, da una gru idraulica a un biberon, e non c'era a memoria di sompazzese un guasto che l'avesse messo in difficoltà. Gli spiegammo il problema: e cioè che c'era da riparare nientemeno che il tempo. Ufizéina ci pensò un po' su e poi disse: "Se è rotto s'aggiusta."

Studiò la situazione, prese un cric, due pezzi di copertone, del mastice e una pompa, e sparì all'orizzonte.

Alla sera era già di ritorno. Spiegò che il problema era semplice: il sole, venendo su all'alba da Monte Macco, si era impigliato in un albero scheggiato dal fulmine, e si era forato. Infatti stava di là, sull'altro versante, sgonfio da far pena. Ufizéina l'aveva vulcanizzato e poi gli aveva attaccato la pompa. Entro poco tempo si sarebbe gonfiato e avrebbe ripreso a salire. Infatti poco alla volta ecco il sole, dapprima fioco, poi sempre più rotondo e splendente, salire su da Monte Macco e riscaldare tutto.

La neve si sciolse e ogni cosa tornò normale, meno noi.


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