Отправляет email-рассылки с помощью сервиса Sendsay

Читаем по-итальянски

  Все выпуски  

Читаем по-итальянски GRAZIA VERASANI, L'AMORE E' UN BAR SEMPRE APERTO (1)


Basta uno squillo a svegliarmi, e ho già la mano sul ricevitore. Con un filo di corda vocale dico Pronto e guardo con orrore le lancette rosse della sveglia che segnano le dieci. Chi mi conosce un minimo, penso, non si sognerebbe mai di chiamarmi a quest’ora che per me è ancora l’alba. Dev’essere successo qualcosa di grave, penso anche, anzi di gravissimo, se no non si spiega. Poi, piano piano, la voce mesta di Nadia comincia a sciorinare l’ultima malefatta di Mario, suo fidanzato immaginario e mio migliore amico.

Mi intrometto a fatica nel delirio chiamandola due o tre volte per nome. Un Nadia detto più forte finalmente le impone di tacere.

«Nadia» dico. «Sono solo le dieci del mattino!»

E lei, piagnucolando: «Ma io (pausa) sto male!»

«Perché», faccio io «tra due ore starai meglio? Richiamami più tardi».

Metto giù, anche se so che non riprenderò sonno; spazzo via un lieve senso di colpa grattandomi il naso e rifletto.

Non le sopporto più le pene d’amore, né le mie né quelle degli altri. Non ho più niente da dire inproposito, nessun consiglio, nessun parere. Le mie orecchie sono diventate selettive. Forse hanno fatto dei test e hanno imparato a dare ascolto solo alle cose che sono in grado di tollerare.

Chissà, magari è una conquista, un traguardo. O è che sto diventando sempre più egoista?

Sono sveglia.

Sbarro gli occhi nel semibuio e Ofilonoff salta sul letto strusciandosi contro la mia faccia e miagolando; uno che se non altro ha un problema concreto: ha fame. Ecco, un altro giorno in mano e non so cosa farne.

Avessi almeno potuto continuare a dormire…

Mi alzo, incespico a piedi nudi nel corridoio – con Ofilonoff dietro –, e mi fermo per la consueta sosta davanti alla porta di casa. Di una porta normale ormai conserva solo la maniglia, per il resto è tutta tappezzata di foglietti adesivi con su scritti orari di piscina (mai che ci sia andata una volta), frasi tratte da film o canzoni, campagna abbonamenti Il Bologna è una fede, numeri di cellulari e, infine, il mio o.d.g., cioè il piccolo elenco delle cose inutili che devo fare oggi.

Senza questo foglietto sarei persa. Lontani i tempi in cui a scuola meravigliavo studenti e professori con la mia memoria da elefante! Ora ho bisogno di appuntarmi tutto: telefonate, incontri, scadenze, cose da comprare. Non c’è giorno che non vada a leggere quel foglietto. E non c’è giorno che non rimandi tutto al giorno dopo.


В избранное