Читаем по-итальянски Читаем по-итальянски ROGER ZELAZNY IL SEGNO DEL CAOS
«Che
tipo di medicina dovrei prendere?», mi chiese, mentre gli porgevo la vitamina.
«Ordini
del dottore,» gli risposi. «Serve per farti ristabilire al più presto.»
«D'accordo.»
Portò
la vitamina alla bocca e buttò giù un unico sorso d'acqua.
«Ed
ora queste.»
Aprii
la bottiglietta di Thorazine. Ogni pasticca era di duecento milligrammi e non
sapevo quante dovevo dargliene. Perciò feci di testa mia, e gliene diedi tre.
Poi gli porsi anche nel Tryptophan e delle Phenylanine.
Luke
fissò le pillole. Le pareti scomparvero di nuovo, e la musica ritornò. Una
nuvola di fumo bluastro si sollevò dietro le nostre sagome. All'improvviso
apparve il bar, arretrato rispetto a qualsiasi cosa passasse per normale in un
posto del genere. I tavoli capovolti erano stati rimessi in ordine, Humpty
traballava ancora, e il dipinto murale procedeva.
«Hey,
è il club!», esclamò Luke Raynard. «Dovremmo tornare indietro. A quanto pare,
il party sta finendo.»
«Prima
prendi la tua medicina.»
«E
queste a cosa servono?»
«Hai
problemi di stitichezza. E questa medicina serve a liberarti l'intestino.»
«Ma
io non mi sento male. Mi sento benissimo...»
«Prendila!»
«D'accordo!
D'accordo!»
E
mandò giù la manciata di pillole.
Lo
Jabberwock e l'Angelo del Fuoco sembrava fossero nuovamente
scomparsi... ma il mio ultimo gesto di esasperazione vicino al ripiano del bar
aveva incontrato qualche resistenza, malgrado l'essere non fosse ancora a mio
diretto contatto. All'improvviso, però, notai il Gatto, i cui giochi in qualche
modo mi sembrarono più reali di qualsiasi altra cosa in quel posto.