Читаем по-итальянски Ian McEwan L'inventore di sogni
C’era un prepotente nella classe di Peter; si
chiamava Barry Tamerlane. Non aveva l’aria da prepotente. Non era di quelli
sempre tutti sporchi; non aveva una faccia brutta, e neppure lo sguardo da far
paura o le croste sopra le dita, e non girava armato. Non era poi tanto grosso.
Ma nemmeno di quei tipi piccoli, ossuti e nervosi che quando fanno la lotta
possono diventare cattivi. A casa non lo picchiavano, come spesso succede ai
prepotenti, e neanche lo viziavano. Aveva genitori gentili ma fermi, che non
sospettavano nulla. La voce non ce l’aveva né acuta né rauca; gli occhi, non
particolarmente piccoli e cattivi, e non era neppure troppo cretino. Anzi, a
guardarlo era bello morbido e tondo, pur senza essere grasso; portava gli
occhiali e, sulla sua faccia soffice e rosa luccicava l’argento dell’apparecchio
dei denti. Spesso metteva su un’aria triste e innocente che a certi grandi
piaceva e che gli tornava comoda quando doveva togliersi dai guai.
Come si spiega allora che Barry Tamerlane riuscisse
tanto bene a fare il prepotente? Peter aveva dedicato a questa domanda un bel
po’ di pensieri. Ed era giunto alla conclusione che il successo di Barry avesse
due spiegazioni. La prima era che Barry sembrava capace di ridurre al minimo i
tempi tra il volere una cosa e l’ottenerla. Supponiamo ad esempio che gli
andasse a genio il giocattolo che aveva un bambino in cortile: lui non faceva
altro che strapparglielo di mano. Oppure se in classe gli serviva una matita,
si voltava e «prendeva in prestito» quella di un compagno. Se c’era da fare una
coda, lui si metteva per primo. Se ce l’aveva con qualcuno, glielo diceva in
faccia e poi lo picchiava senza pietà. La seconda ragione del successo di
Tamerlane era che di lui avevano tutti paura. Non si sapeva bene perché.
Bastava sentirlo nominare per provare una specie di pugno gelato alla bocca
dello stomaco. Uno aveva paura, perché ce l’avevano gli altri. Barry metteva
paura, perché aveva la reputazione di uno che mette paura. Vedendolo arrivare,
la gente se ne stava alla larga, e se chiedeva caramelle o un giocattolo, se le
vedeva subito consegnare. Facevano tutti così, perciò sembrava logico non fare
in modo diverso.