Читаем по-итальянски Ian McEwan L'inventore di sogni
Sapeva che chiedere a Kate se voleva farsi spalmare
la crema, sarebbe stato un errore. Avrebbe immediatamente sospettato l’inganno.
Far fesso un bambino non è facile come con un grande. Peter passò il dito sul
fondo del barattolo, ed era quasi pronto a lasciar cadere il fiocco di pomata
su sua sorella, quando lei apri gli occhi e notò la mano guantata di lui.
- Che cosa fai? - squittì. Si tirò su di scatto,
urtando il braccio di Peter e facendosi finire in testa la crema che doveva
servire per la sua schiena.
Adesso era in piedi, e si tirava i capelli
frignando: - Mamma, Papà, Peter mi butta le schifezze addosso!
- Oh no! - esclamò Peter. La testa di Kate stava
sparendo, e così pure le mani. Ora scorrazzava per il giardino come un pollo
decapitato, agitando i moncherini delle braccia. Se avesse ancora avuto la
bocca, di sicuro la si sarebbe sentita urlare. È terribile, pensava Peter,
mettendosi a correre per prenderla. - Kate, ascoltami! Devi fermarti . Ma lei
era senza orecchie. Continuava a correre in cerchi sempre più ampi, finché non
andò a sbattere nel muro di cinta e non si ritrovò tra le braccia di Peter. Che
famiglia, pensò, spalmando quel che restava della crema su sua sorella. E che
sollievo, quando finalmente anche lei fu svanita e nel giardino tornò la pace
assoluta.
Prima di tutto voleva dare una rassettata in giro.
Raccolse i rifiuti sul prato e buttò via: tazze teiera e tutto, così si
risparmiava di fare i piatti. D’ora in avanti la regola base di casa doveva
essere la praticità. Si portò in camera un grosso sacco di plastica e lo riempi
di oggetti vari. Tutto quel che incontrava fuori di posto veniva considerato
immondizia: vestiti lasciati per terra, giocattoli sul letto, scarpe in giro.
Fece una ricognizione completa della casa raccogliendo tutte le cose sparse che
facevano disordine. Il problema della stanza di Kate e di quella dei suoi
genitori, lo risolse semplicemente chiudendo le porte. Denudò il salotto dei
soprammobili, dei cuscini, di fotografie in cornice e di libri. In cucina,
eliminò i piatti dalle scansie, i ricettari e tutti quei disgustosi barattoli
di sottaceti. Verso la fine del pomeriggio, a lavori ultimati, accanto alle
pattumiere aveva schierato ben undici sacchi di spazzatura varia.