Отправляет email-рассылки с помощью сервиса Sendsay

Читаем по-итальянски

  Все выпуски  

Читаем по-итальянски Ian McEwan L'inventore di sogni


Peter si inginocchiò accanto a sua madre, che emise un mormorio assonnato. - Non hai paura di scottarti, Mamma? - chiese Peter cortese. - Vuoi che ti spalmi un po’ di crema sulla schiena?

Viola Fortune bofonchiò qualcosa che poteva sembrare un sì. Peter estrasse il barattolo. Non era facile svitare il tappo con quella punta di dito in meno. Si infilò il guanto spaiato che aveva preso passando in cucina. La schiena bianca di sua madre luccicava al sole. Era tutto pronto.

Nella testa di Peter non c’erano dubbi riguardo al profondo affetto che nutriva per la madre, del quale sapeva di essere ricambiato. Era stata lei a insegnargli come si fanno le caramelle mou, oltre che a leggere e scrivere. Una volta era saltata da un aereo con il paracadute, e quando lui stava male, era sempre lei a restare a casa a curarlo. Era anche l’unica madre di sua conoscenza capace di reggersi sulla testa senza l’aiuto di nessuno. Ma ormai aveva preso la sua decisione, e la mamma doveva sparire. Si riempì la mano guantata di un bel fiocco di crema fredda. Il guanto non scomparve. A quanto pare, la magia funzionava solo sui tessuti vivi. Fece cadere il grumo di crema nel bel mezzo della schiena di sua madre.

- Oh, - sospirò lei, poco convinta, - ma è gelata -. Peter si mise a spalmare la crema in modo uniforme, e sua madre incominciò a sparire. Ci fu un momento sgradevole, quando sull’erba restavano ancora la testa e le gambe, ma senza più niente in mezzo. Peter si affrettò a sfregare altra pomata sulla testa e giù fino alle caviglie.


В избранное