Читаем по-итальянски Читаем по-итальянски ROGER ZELAZNY IL SEGNO DEL CAOS
Riprendendo
a correre, mi resi conto che di lì a poco avrei potuto avere un attacco di
vertigini. Il mio equilibrio si indeboliva sempre più. All'improvviso fui colto
da una tremenda paura di cadere, una sensazione simile a quella dell'acrofobia.
E questo perché mi venne in mente che, se fossi caduto, non sarei stato in
grado di rialzarmi, e avrei potuto sprofondare in un sonno da narcotici per
essere poi scoperto e finito da quella Creatura del Caos mentre ero ancora addormentato.
Sopra
il mio capo, i colori smaglianti dei fiori si agitavano confondendosi l'un
l'altro come una massa di nastri colorati in un ruscello raggiante di luce. Cercai
di controllare il mio respiro, e di incamerare il meno possibile di quegli
effluvi. Ma la cosa mi risultò particolarmente difficile quando non ebbi più
fiato in gola.
Comunque
non caddi, anche se mi afflosciai al centro della radura vicino a Luke, dopo
averlo sistemato a terra. Il mio amico rimase privo di sensi per un bel po', ma
l'espressione del suo viso sembrava tranquilla.