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Читаем по-итальянски Federico Moccia Scusa ma ti chiamo amore


"Pà, è arrivato l'uomo della spazzatura."
"Digli che non ne vogliamo."
Precisa, butta anche una busta rimasta fuori dal cassonetto. Poi lo vede. Si avvicina timorosa. Non ci credo. Era proprio quello che mi serviva. Vedi, a volte a essere precisi.
Più tardi nella notte. La macchina frena quasi sgommando. Il guidatore scende veloce e si guarda in giro. Sembra uno di quei
personaggi alla Starsky e Hutch. Ma non deve sparare a nes suno. Guarda ai piedi di quel cassonetto. Dietro, sopra, sotto, per terra. Niente. Non c'è più. "Non ci credo. Non ci credo. Nessuno pulisce mai, nessuno si preoccupa di chi lascia le buste per terra e stasera proprio io dovevo incontrarne uno preciso e pignolo sul mio cammino... E Carlotta mi ha dato pure buca. Ha detto che finalmente si è innamorata... Ma di un altro..."
E non sa che, per colpa di ciò che ha perso, un giorno Ste fano Mascagni sarà felice.

Due mesi dopo. All'incirca.
Non ci posso credere. Non ci posso credere. Alessandro cammina per casa. Sono passati due mesi e non riesce ancora a farsene una ragione. Elena mi ha lasciato. E la cosa peggiore è che lo ha fatto senza un perché. O almeno senza dire a me, quel perché. Alessandro si affaccia alla finestra e guarda fuori. Stelle, bellissime stelle. Nude stelle in quel cielo notturno. Lontane stelle. Dannate stelle che sanno. Esce sul terrazzo. Copertura in legno, grillage, negli angoli splendidi vasi antichi, lisci, e così all'entrata di ogni grande finestra. Poco più in là, lunghe tende dal colore leggero, pastello, sfumature che seguono il sorgere e il tramontare del sole. Come un'onda che circonda la casa, che lenta si perde all'entrata di ogni stanza, e poi dentro, quella stessa onda ripresa perfino dal colore dei muri. Ma tutto ciò fa solo più male.
"Aaah." Improvvisamente Alessandro urla come un pazzo: "Aaah". Ha letto che sfogarsi fa bene.
"Ahò, hai finito?" Un tipo si affaccia dal terrazzo di fronte. Alessandro si nasconde subito dietro un grande cespuglio di gelsomini del terrazzo. "Allora, hai finito o no? Ahò, a bello, guarda che te vedo, che stai a gioca a guardie e ladri?"
Alessandro si sposta un po per coprirsi dalla luce.
"Tana! T'ho visto, preso. Guarda che sto vedendo un film, quindi se te rode vatte a fa 'na passeggiata..."
Il tipo rientra in casa e fa scorrere velocemente una grande vetrata, poi chiude le tende.

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